Il Laudo è la raccolta delle consuetudini regoliere.
In origine trasmesse solo oralmente, furono trascritte nel corso del XIV secolo. Le norme regolavano le">

 

La comunità scrive le sue regole

Il Laudo è la raccolta delle consuetudini regoliere.
In origine trasmesse solo oralmente, furono trascritte nel corso del XIV secolo. Le norme regolavano le attività di pascolo e i vari aspetti della gestione comunitaria del territorio.

Il Laudo oggi regolamenta la vita dell’istituzione regoliera, stabilisce quali sono gli organi amministrativi e le loro funzioni, prevede i tipi di attività che possono essere esercitati sul territorio e ne fissa le modalità di concessione per attività diverse da quelle tradizionali.
Le regole, che gli abitanti si sono date nei secoli per gestire il territorio, sono divenute il nome dell’istituzione: Regole d’Ampezzo.

Dai Laudi antichi è possibile desumere l’organizzazione della proprietà collettiva nei secoli. Capo di ogni Regola era, ed è tutt’oggi, il Marigo, assistito da consiglieri, Laudatori, da guardie del pascolo, Saltari, da un cassiere, Cuietro, e da un Precone, con funzioni di messo, che eseguiva i pignoramenti e gridava ad alta voce gli ordini del Marigo.
Tutte le cariche erano annuali e gli eletti dovevano giurare sul Vangelo di compiere con coscienza il loro lavoro; ogni incarico era obbligatorio e chi si rifiutava veniva multato e costretto a esercitarlo.
Molta parte dei Laudi conteneva una serie di pene previste per il mancato rispetto delle consuetudini regoliere: si trattava di multe in denaro o di pignoramenti di capi di bestiame.