mostra la maternità dei boschi Ida harm

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LA MATERNITÀ DEI BOSCHI

Mostra personale di Ida Harm

Dal 10/03/2017 al 17/07/2019

Ida Harm è l’artista degli alberi. Con la sua pittura unisce la poetica impressionista alla più moderna visione fotografica lavorando su grandi tele per ricreare l’effetto della dimensione naturale. Con tecniche rinascimentali, pigmenti naturali, ma anche avvalendosi delle nuove tecnologie legate al digitale, celebra l’albero con tutte le sue valenze simboliche di forte impatto emotivo e visivo. Gli alberi sono il suo soggetto pittorico per eccellenza e oggetto di ricerca e riflessione. Un universo simbolico tale che non ha ancora esaurito la sua carica evocativa, così radicato nella mente, nel corpo e nell’animo umano.

Suggestiva la sinergia che sprigiona e suggerisce l’unione di uomo e albero, prototipo di simbiosi perfetta. Una pittura che esprime uno stimolante gioco di rimandi, metafore, immagini poetiche. Piante maestose quali elemento di congiunzione fra la terra e il cielo.

Le immagini “sussurrano” qualcosa, i rami sembrano estendersi, abbracciarci e indurci ad osservare meglio, a prendere visione delle scritte che l’artista ha voluto imprimere sul fondo della tela. L’immagine viene dopo, e allo stesso tempo sembra essere stata posta prima e durante. È un tutt’uno con il soggetto. I testi non si leggono facilmente, ma non importa. Devono rimandare un’emozione. Sembra di udire il vento stormire fra quelle fronde, dove gli alberi stessi acquistano una voce. C’è sempre un intento spirituale nelle opere di Ida Harm, che pur rimanendo costante nel ritrarre alberi maestosi come le querce e sacri come gli ulivi, pian piano inserisce qualche elemento architettonico: una panchina, un dondolo, un’altalena, luoghi dove fermarsi e poter riposare, tanto da fermare il tempo e meditare. Regredire fino a tornare bambini, coccolarsi e lasciarsi cullare dal ritmo regolare di una vita momentaneamente “congelata”.

“Ida Harm riesce a fondere poesia, arte e natura in immagini esteticamente rassicuranti che sembrano riaffiorare dai nostri ricordi… al centro della scena sempre l’albero, protagonista assoluto della pittura… Mentre la nostra vita corre velocemente da un estremo all’altro, quella dell’albero disegna una parabola ampia che abbraccia più generazioni unificandole sotto la sua silenziosa presenza di metafora viva.”