Sogno o son desto? Il Visionario in un secolo d’arte italiana

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Sogno o son desto? Il Visionario in un secolo d’arte italiana

a cura di Claudio Spadoni

Dal 07/12/2022 al 10/04/2023

 

Mercoledì 7 dicembre 2022, presso il Museo Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, sarà inaugurata la mostra Sogno o son desto? Il Visionario in un secolo d’arte italiana, curata dal prof. Claudio Spadoni, che  sarà aperta al pubblico l‘8 dicembre 2022.

La mostra attraversa un secolo di vicende artistiche toccando il tema del 'visionario' e affrontando quello del 'notturno', ovvero della dimensione onirica, ma anche della 'visionarietà ad occhi aperti'  intesa nelle più diverse accezioni, così come è stata interpretata da una vasta campionatura di artisti: da alcuni grandi protagonisti del primo '900 italiano come Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Osvaldo Licini, per dire solo di alcuni, a  figure di primo piano delle generazioni successive come Sebastian Matta, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Sergio Vacchi, Sergio Romiti, Emilio Vedova, Enrico Baj, quindi figure di spicco della Pop italiana come  Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Valerio Adami, Concetto Pozzati. Poi, fra diversi altri, Aldo Mondino, Luigi Ontani, Gino De Dominicis, Claudio Parmiggiani, Salvo, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino. Per giungere ad artisti attivi da fine secolo ad oggi come Massimo Pulini, Antonio Violetta, Bertozzi&Casoni, Silvano D'Ambrosio, Davide Rivalta, Enrico Lombardi, Eron, Lucia Nanni, Marco Neri…

Un percorso espositivo, come spiega il curatore, diviso in due sezioni: la prima, Notturni e sogni ad occhi aperti, costituita da rappresentazioni pittoriche e plastiche della notte da intendere anche come stato d'animo, visioni notturne che sconfinano in quelle del 'sogno ad occhi aperti'; la seconda, Il sogno del passato e l‘immaginario contemporaneo, ricca di artisti che guardano all’antico, rivisitandolo attraverso omaggi ai grandi maestri, ricostruzioni fantastiche, elaborazioni concettuali, utilizzando le più svariate soluzioni tecniche, in una pluralità di linguaggi tipica del nostro tempo.

Come ormai di consuetudine, il percorso espositivo prevede un dialogo con alcune opere di importanti artisti della Collezione Rimoldi; inoltre, anche nell’allestimento della Permanente, al secondo piano del Museo, è stata riservata una sezione dedicata ad opere della Collezione che ben si abbinano al tema della mostra. 

 

Orari:

- Dall'8 all'11 decembre: ore 10:30-12:30 e 15:30-19:30

- Dal 12 al 22 dicembre: ore 15:30-19:30, chiuso il lunedì

- Dal 23 dicembre all'8 gennaio: ore 10:30-12:30 e 15:30-19:30

- Dal 9 gennaio al 10 aprile: ore 15:30-19:30, chiuso il lunedì

- 25 dicembre e 1° gennaio il Museo rimarrà chiuso la mattina

 

Info: museo.rimoldi@gmail.com

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