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OLTRE ONIRICO

Personale di Liliana Mantione Lanaro in arte "Lilian Mant"

Dal 20/04/2024 al 18/05/2024

Comunicato stampa

Personale di Liliana Mantione Lanaro in arte “Lilian Mant”

20 aprile - 18 maggio 2024

Presso il piano terra Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi - Casa delle Regole

Verrà inaugurata il 20 aprile 2024, alle ore 17.00, presso lo spazio espositivo del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, la mostra Oltre Onirico, personale di Liliana Mantione Lanaro, in arte “Lilian Mant”.

Antiche memorie, linguaggi contemporanei, viaggi a ritroso nel tempo e lirismi che portano avanti un immaginario che giunge dal passato e si fa voce e figurazione di proverbiali radici. È così che paiono intendersi le opere "Oltre Oniriche", presentate presso gli spazi del Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d'Ampezzo.

Le opere esposte spaziano, come del resto tutto il lavoro pittorico di Liliana Mantione Lanaro, in arte Lilian Mant, da matrice informale astratta all'essenza paesaggistica delle meravigliose Crode Dolomitiche che circondano la fortunata valle di Cortina d'Ampezzo, a quella figurativa, che rende protagonista l'uomo, come un contadino intento nel proprio lavoro su quell'amata terra cui si dedica e da cui coglierà frutti in un prossimo futuro, immagini profondamente diverse, emozionali e suggestive.

Raffigurazioni che, se da un lato si legano ad una tradizione pittorica del nostro Paese, in special maniera dalla seconda metà del XIX secolo, al contempo si fa portatrice di pensieri, emozioni ed immagini che si intrecciano in una memoria collettiva non solo artistica, ma anche di esperienze a noi note, direttamente esperite o solo ascoltate, in un percorso che dalla figurazione giunge sino al profondo del cuore di chi osserva.


ORARIO DI APERTURA
dal giovedì al sabato: 16.30 – 19.00
info: lillimr@yahoo.it

locandinaLanaro

Presentazione

Antiche memorie, linguaggi contemporanei, viaggi a ritroso nel tempo e lirismi che portano avanti un immaginario che giunge dal passato e si fa voce e figurazione di proverbiali radici. E' così che paiono intendersi le opere "Oltre Oniriche" presentate presso gli spazi del Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d'Ampezzo. Dal 20 aprile al 18 maggio 2024. Le opere esposte spaziano, come del resto tutto il lavoro pittorico di Liliana Mantione Lanaro, in arte Lilian Mant, da matrice informale astratta all'essenza paesaggistica delle meravigliose Crode Dolomitiche che circondano la fortunata valle di Cortina d'Ampezzo, a quella figurativa, che rende protagonista l'uomo, come un contadino intento nel proprio lavoro su quell'amata terra cui si dedica e e da cui coglierà frutti in un prossimo futuro, immagini profondamente diverse, emozionali e suggestive. Raffigurazioni che, se da un lato si legano ad una tradizione pittorica del nostro Paese, in special maniera dalla seconda metà del XIX secolo, al contempo si fa portatrice di pensieri, emozioni ed immagini che si intrecciano in una memoria collettiva non solo artistica, ma anche di esperienze a noi note, direttamente esperite o solo ascoltate, in un percorso che dalla figurazione giunge sino al profondo del cuore di chi osserva.

Ciò che Liliana Mantione Lanaro attua è una sorta di sospensione spazio temporale, la dimensione narrativa lascia, invero, spazio a qualcosa d'altro, a rievocazioni, suggestioni, che danno il "La" per altre storie, altre vicende a cui far riferimento. La percezione che si ha è proprio di essere trasportati in una sorta di non-luogo, oltre onirico, laddove le due "quinte" astratte, scure o dorate, marcano il confine e il varco da attraversare, per entrare nel mondo surreale del sogno, dove un essere che non ci guarda, lavora per la sua terra, e dove la tensione emozionale si risolve attaverso scelte luministiche, gesti che il pennello e il colore segnano e disciolgono, in quello che pare un riflesso di ciò che è delineato, a scandire maggiormente l'effetto di impressione o percezione.

L'amalgama della materia, che si attua secondo due stili profondamente diversi nelle differenti partiture delle tele, crea un gioco di equilibri formali e percettivi, non solo da un punto di vista metodico e retinico, quanto anche a quello suggestivo, come se si rendesse palese e tangibile un passaggio tra fugaci istanti, interiori e di spirito. Semioticamente la costruzione compositiva pone in essere tale altalenanza, anche in maniera sperimentale, come se ci trovassimo di fronte ad un fotogramma di pellicola cinematografica -neorealista-.

Ciò che emerge, invero, è una commistione, un forte e profondo missaggio tra una nuova sperimentazione, linguaggio creativo e antica sapienza, legame con la tradizione, di cui le opere esposte in questo "Oltre Onirico" si traducono in intimo e poetico emblema. Sono i rivoli di colore che scendono verso le profondità scavate dall'essere protagonista, i medesimi percorsi che l'immagine evoca nelle profondità dell'animo di ogni fruitore.

Biografia

Liliana Mantione Lanaro, in arte Lilian Mant, nasce a Caracas e cresce tra il Venezuela e l'Italia. L'artista impara le tecniche pittoriche, la storia dell'Arte e l'umiltà necessaria a ogni lavoro creativo dal padre, maestro d'Arte e pittore. Si diploma all'Istituto Aereonautico di Caracas e lavora nel settore del traffico aereo per otto anni, approfittandone per visitare i Musei delle maggiori capitali del mondo. In Oriente si appassiona per lo studio di diverse Filosofie e Metafisica.

Nel 1986 si trasferisce, per esigenze professionali di suo marito, a Cortina d'Ampezzo, cuore delle Dolomiti. Inizia il suo lavoro definitivo come pittrice dal 1989, realizzando esposizioni personali e collettive in tutto il mondo.

La costante ricerca la porta a sperimentare nel 2012, un nuovo approccio del tutto all'avanguardia, in ambito multimodale e, in cooperazione con figure del mondo del software e della musica e teatro, riesce a creare un lavoro artistico di rara e al contempo energica profondità. Il primo evento, "Lux Estrema" eseguito a Trieste nel 2013, dà vita ad una tela dipinta, portandola al momento della Genesi, permettendo ai fruitori di interagire con l'opera stessa. Il secondo evento interattivo, "Il Suono Dipinto", esposto a Cortina nell'agosto del 2013, ha permesso ai visitatori, di far parte dell'opera, comunicando con ogni soggetto dipinto in arcani, modalità non esplicativa ma evocativa.

Definita come "pittrice della luce", la sua opera è stata descritta come visione surreale-simbolica.

"L'Arte è per me un costante lavoro di interiorizzazione ed interazione, attraverso un processo cognitivo-emotivo, tra Esterno/Fisico ed Etereo/Invisibile" Attraverso queste parole, Liliana Mantione Lanaro, descrive in maniera sintetica il suo lavoro di ricerca artistica, complessa e molto eclettica. Ma la poliedricità che l'artista riserva nella sua produzione deriva anche dalla sua eterogenea personalità, ricca dal punto di vista biografico e dall'osservazione e studio della Natura, in particolar modo della Luce, nelle sue costanti mutazioni.

"Credo nell'Arte, a stemperare nell'effimero tempo, ancora Estasi, sempre e mai presente. Tempo,

fluire lontano che non richiede assenso".

Continua ancora Liliana Mantione Lanaro, come se la libertà di pensiero e azione, campo discrezionale e potere dell'Arte, fosse anche il modo di perlustrare il reale, che come qualsivoglia

forma epifanica, diviene metaforica camera di trasformazione, in cui, tramite l'osservazione radicale dell'ordinario, del naturale, dell'urbano, dell'immaginifico, dell'umana psiche, e delle sue rivelazioni, si possa avvicinare la propria tensione espressiva dalla realtà alla sua interpretazione.

"Credo nell'Arte per creare vie di comunicazione insostituibili"

"Credo nell'Arte, come oblio che porta assoluta Essenza"